Milano Centro: la prima guida accessibile di Bircle!

Presentiamo oggi ufficialmente la prima guida accessibile di Bircle: Milano Centro, un percorso che attraversa i luoghi più famosi di Milano, interamente pedonale, per una giornata alla scoperta della città.

Schermata 2014-03-25 alle 11.55.49

La guida è divisa in tre parti: i Luoghi, l’Accessibilità e gli Extra, per una gustosa pausa durante il percorso. Ogni luogo ha infatti sia una descrizione di carattere artistico-culturale che una descrizione del suo livello di accessibilità, con parametri specifici per le diverse tipologie di luogo, una mappa del percorso migliore per raggiungerlo e l’indicazione di tutti i mezzi che si possono prendere per arrivarvi.

Schermata 2014-03-25 alle 12.23.26

Milano Centro è solo il primo degli itinerari di Bircle: presto ne arriveranno infatti altri, tutti all’interno del nuovo sito: venite a trovarci e a scoprire la Milano Accessibile!

VISITA IL SITO DI BIRCLE 

e

SCOPRI MILANO CENTRO 

#ExpoAccessibile: un evento per un’esposizione universalmente accessibile

Si è svolto martedì 18 marzo, presso la “Casa dei Diritti” del Comune di Milano, l’evento “Expo2015: un evento universalmente accessibile“, promosso dal consigliere regionale di Regione Lombardia Umberto Ambrosoli in collaborazione con l’assessore del Comune di Milano Majorino, rappresentanti di Expo SpA, e di ATM, ma anche Franco Bomprezzi di LEDHA e rappresentanti delle associazioni di persone con disabilità. Tra i relatori anche Marcello Coppa, fondatore di Bircle. 

ExpoAccessibile

Il tema? Parlare di Expo in ottica di accessibilità, mettendo in rete le esperienze – numerose e belle – di chi da tempo lavora per rendere Milano accogliente per tutti i visitatori, ma anche per i suoi abitanti.

Le istituzioni si sono mostrate attente ai bisogni dei turisti con esigenze speciali che visiteranno Expo, con un’attenzione particolare anche a quello che rimarrà dopo l’evento, che sarà quindi l’occasione per Milano per attrezzarsi ad essere universalmente accessibile non solo nel 2015 ma anche in futuro.

Comune e Regione hanno già iniziato a mettere in piedi una task force operativa sul tema dell’accessibilità di Milano e, venendo incontro alle esigenze espresse da tutti gli interlocutori, si sono impegnati a costituire a breve una cabina di regia, allo scopo di creare sistema tra le varie realtà e raggiungere in breve tempo risultati concreti.

Trovate a questo link uno Storify dell’evento:https://storify.com/DRunchi/expoaccessibile

Vi terremo aggiornati in merito ai risultati dell’evento: Bircle è in campo!

Bircle in progress: rassegna stampa!

Bircle è un progetto su cui stiamo lavorando da tempo.

In occasione della fine dell’anno, abbiamo ripercorso la storia di Bircle tra gli articoli che hanno parlato di noi.

Un grosso grazie a tutti quelli che credono nel nostro progetto!

 

Bircle in progress

Il lavoro di Bircle procede spedito! A breve pubblicheremo on line i primi percorsi accessibili che abbiamo realizzato sulla città di Milano.

Guida Milano

Ma non solo. Abbiamo partecipato a diversi eventi: siamo stati a Sharitaly, il primo evento dedicato all’economia collaborativa in Italia. Sharitaly è stato un’occasione per parlare di collaborazione, condivisione, confronto con realtà attive negli ambiti più diversi ma che basano la propria forza dal mettere in rete energie e sinergie. Sarà certamente un primo passo per costruire nuove collaborazioni e contatti, e una spinta ulteriore per lavorare sempre meglio.

logo_home

Dopo Sharitaly, ecco l’inaugurazione del Cantiere della Residenza Socio-Sanitria Legnano, un progetto del Comune di Legnano realizzato dalla Anteo Cooperativa Sociale Onlus con il contributo di Regione Lombardia. Si tratta di una struttura d’eccellenza per la disabilità, le malattie neurovegetative e l’Housing Sociale.

Residenza LegnanoE ancora, siamo stati a presentare Bircle al Comitato Piccola Impresa Assolombarda, per conoscere piccole e medie imprese del territorio, come si stanno muovendo, e come possono collaborare con start up e nuove aziende, nell’ottica di assorbire innovazione e nuovi processi.

AssolombardaInfine, siamo stati a Roma, per incontrare, dopo la vittoria al Touriscamp, Ethics for Tourism e definire insieme i prossimi passi per far crescere Bircle a promuovere lo sviluppo del turismo accessibile.

chiusura TouriscampInsomma, un periodo pieno di attività! Continuate a seguici per vedere in anteprima i primi percorsi accessibili su Milano!

PS: se vi siete persi cosa come funzioni Bircle e quale sia il nostro sogno, ve lo raccontiamo qui, grazie a Avoicomunicare.

Bircle su WE4ITALY: storie di imprese italiane

Bircle è presente su WE4ITALY, la una piattaforma collaborativa pensata per progettare con i giovani imprenditori il futuro di imprese, territori e sistema camerale.

Qui il testo dell’articolo, che trovate su http://www.we4italy.it/2013/10/30/bircle-guide-turistiche-accessibili-mobile/

Bircle: l’app con le guide turistiche per disabili motori

Scritto da: Daniela Runchi

Tag: 

Abbiamo incontrato Daniela durante Il Salone della CSR e dell’Innovazione sociale di Milano ad inizio ottobre. Eravamo nello spazio curato da Avanzi Make a Cube dove giovani innovatori d’impresa, spinoff e startup hanno raccontato la loro esperienza e presentato i loro progetti.Da questa scintilla, nasce il racconto di Daniela su Bircle, la startup di cui è co-founder, attraverso il format “Racconta la tua impresa”.

Bircle è una start up di innovazione sociale che si pone l’obiettivo di rendere il viaggio un’esperienza serena per tutti i disabili motori
Si tratta di un’applicazione mobile e web attraverso la quale il disabile motorio, accompagnato e non, avrà a disposizione guide turistiche tematiche o legate a specifiche aree geografiche, dove ogni aspetto dell’accessibilità è declinato con elevato livello di qualità e dettaglio. La redazione delle guide è affidata sia ad esperti (disability manager, associazioni), sia ai singoli utenti, che potranno accreditarsi per creare, condividere e vendere i propri itinerari all’interno di Bircle. Bircle sottoporrà poi ciascuna guida ad un controllo qualitativo, affinché venga garantita l’accuratezza dell’informazione e la qualità dell’esperienza utente.

Bircle è stato scelto, tra gli altri, per Changemakers for Expo 2015 di Expo, Telecom ed Avanzi, K-Idea Giovane di Kilometrorosso, Touriscamp 2013 e Off-Officine Formative di Intesa SanPaolo.

bircle2Quale difficoltà hai affrontato e risolto per fare la tua impresa o farla crescere?

Bircle è un start up di innovazione sociale che offre alle persone con disabilità motoria e ai loro accompagnatori la possibilità di acquistare, vendere, creare e condividere guide turistiche accessibili.
Come tutte le imprese che stanno nascendo, Bircle necessita della spinta e della forza delle persone che credono nel progetto: il team è stato quindi un punto di forza di Bircle, che lo sta aiutando a crescere.
Uno dei primi problemi da affrontare è stata una definizione chiara e molto precisa del business model: la partecipazione a programmi di incubazione e accelerazione come Off di Intesa SanPaolo e Changemakers for Expo 2015 ci ha aiutato molto, e ci ha permesso di incontrare persone che come noi credono in Bircle e nelle sue potenzialità.
In questo contesto, anche il confronto con altre imprese nascenti e start up è stato utile e ha portato a trovare soluzioni comuni a problemi condivisi.

Quali sono le motivazioni alla base del successo?

I driver del successo di Bircle sono 4:
Contenuto sociale: Bircle vuole permettere a tutti di viaggiare serenamente.
Abbattimento delle barriere architettoniche: Bircle promuove il turismo accessibile, e quindi l’abbattimento delle barriere architettoniche.
Ricadute economiche: Bircle permette la conoscenza di località meno conosciute; inoltre, un incremento dei viaggiatori genera benefici per l’intero settore turistico.
Innovatività: Bircle genera e diffonde contenuti in modo unico e innovativo.

Bircle premiato al TTG Next

Si è svolta il 17 ottobre, presso il TTG Next a Rimini, la premiazione delle tre idee vincitrici dell’edizione 2013 del Touriscamp: tra questi, Bircle, rappresentato dalla Project Manager Daniela Runchi, premiato dalla presidentessa di Ethics for Tourism Caterina Cittadino.

Qui una gallery dell’evento:

chiusura Touriscamp

Caterina Cittadino_T8O3749

Bircle vince Touriscamp

 

Accessibilità e Cultura: una priorità

IL MINISTRO BRAY: “L’ACCESSIBILITÀ AI LUOGHI DI CULTURA È UNA PRIORITÀ”

Da: http://www.superabile.it

Il ministro dei Beni e delle attività culturali e del turismo presenta il progetto “Percorsi”, promosso dalla Soprintendenza speciale per i Beni archeologici di Roma: saranno rimosse la barriere architettoniche nelle aree archeologiche del Foro Romano e del Palatino

ROMA – Il ministro dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo, Massimo Bray, ha partecipato questa mattina alla presentazione del progetto ‘Percorsi’, promosso dalla Soprintendenza speciale per i Beni archeologici di Roma, con l’obiettivo di abbattere le barriere architettoniche presenti nelle aree archeologiche del Foro Romano e del Palatino.

“‘Percorsi‘ e’ un progetto che rende più facile muoversi nel Foro Romano e sul Palatino- ha detto Bray- L’accessibilità ai luoghi della cultura, attraverso strumenti che si inseriscano con garbo e in maniera reversibile all’interno di contesti preziosi e delicati come il Foro Romano e il Palatino, e’ una delle priorità più importanti che ci dobbiamo porre per una vera crescita culturale della società”.

“Quest’anno il Mibac tramite la direzione generale per la valorizzazione, ha finanziato con 110.000 euro l’accesso al Palatino a pavimentazione liscia da via di San Gregorio- ha concluso Bray- su un totale di più di 800.000 sul territorio nazionale destinati all’accessibilità dei beni del patrimonio culturale”.

(7 ottobre 2013)

MELMI: un Ponte Italia-Australia

Torniamo oggi a parare di Atlha Onlus (www.atlhaonlus.eu) associazione milanese che si occupa di tempo libero per persone disabili, e di un progetto concluso con successo questo week-end: MELMI, un Ponte Italia-Australia.

Cosa è MELMI? Un progetto che lega due paesi e due città, MI-lano e MEL-bourne, ai due estremi del pianeta, per promuovere lo scambio di esperienze, il confronto, la relazione, il viaggio come esperienza, la collaborazione… MELMI è “uno scambio prima di tutto culturale, incentrato su esperienze, buone pratiche, relazioni, ma anche su occasioni di confronto e riflessione, su opportunità concrete di vivere in prima persona la vera autonomia”.

Atlha ha quindi ospitato a Milano, dal 23 settembre al 6 ottobre, una delegazione di 19 Australiani, tra cui 10 giovani disabili.

Fabiola Beretta, presidente di Atlha Onlus, descrive così il progetto: “l’esperienza MELMI costituisce un esempio positivo della fattibilità del cambiamento e della responsabilità individuale per realizzarlo, e costituisce altresì un invito a lavorare insieme, istituzioni, enti, agenzie, mass media, aziende, per realizzare contesti di vita sempre più inclusivi”.

Lo scambio di quest’anno è però solo l’ultima tappa di un percorso più lungo: i rapporti tra Atlha e l’Australia iniziano nel 2006 quando, dopo un primo viaggio esplorativo di un gruppo Atlha alla scoperta della terra dei canguri, si sono stretti forti legami con l’amministrazione comunale di Melbourne e diverse realtà locali impegnate nella promozione della cultura dell’inclusione e dell’accessibilità. La connessione tra i due poli del mondo è cresciuta fino al 2010, quando si è svolto il primo scambio tra le due città rappresentate da due delegazioni, una italiana e una australiana, entrambe composte da giovani disabili, veri protagonisti dello scambio, operatori del settore e rappresentanti istituzionali. Nel 2012 è seguita poi la seconda fase: una nuova delegazione di Atlha è partita per Melbourne, seguita dal gruppo di Australiani che è appena ripartito da Milano.

Il confronto con Melbourne è stato proficuo: dallo scambio è nato un piano di azione sulla mobilità e la realizzazione di un parco ludico accessibile (ne abbiamo parlato anche noi: https://bircle.wordpress.com/2013/05/28/girasolidarieta-2013-inaugurata-la-prima-area-ludica-accessibile-a-milano/),con l’inaugurazione il 25 maggio scorso di un’area ludica accessibile, il Beautiful Park.

Testimonianze di viaggio: cosa ne pensano i partecipanti?

Dal Comunicato Stampa di ATLHA

“Siamo andati in Australia da soli!!
Con l’Atlha siamo andati fino in Australia, da soli, senza le nostre famiglie. Abbiamo sperimentato in prima persona come una grande città come Melbourne possa essere facile da girare, con la nostra carrozzina o coi mezzi pubblici. Incredibile, siamo andati in altalena per la prima volta nella nostra vita, a più di trent’anni!! Abbiamo visto che i bambini disabili possono giocare con gli altri bambini perché molti giochi pubblici sono accessibili e abbiamo capito, e questa è la cosa davvero importante, che anche noi abbiamo il diritto di andare dove vogliamo, di spostarci liberamente, di godere di piena autonomia.
E allora io, trentacinquenne in sedia a rotelle, per la prima volta in vita mia, ovviamente senza dire niente a mia madre, al ritorno dall’Australia ho deciso di prendere il treno da sola ….vado a Padova da sola, in treno! Penso che il mio non sia coraggio ma la stanchezza di dover fare molte rinunce, cosa che d’ora in avanti non farò più”.

—————————————————

Quando A. ha saputo che avrebbe partecipato ad un viaggio in Australia era molto titubante ed insicura: non sapeva come reagire perché questa non solo era una notizia inaspettata (non si immaginava certo che a metà anno avrebbe partecipato ad una vacanza!), ma oltretutto non capiva bene cosa volesse dire andare in Australia, in aereo! La notizia di partire era comunque una splendida notizia per A.: dopo la titubanza iniziale, ha iniziato a chiedere informazioni a tutti quanti, e man mano che la situazione diventava più chiara, era sempre più entusiasta e contenta. La gioia è diventata incontenibile: era carica, eccitata, molto protagonista, cercava di attirare l’attenzione di tutti quanti, perché a tutti doveva raccontare che partiva per l’Australia. La settimana prima della partenza era molto concentrata a capire le nostre spiegazioni e soprattutto cercava di assorbire tutte le nostre rassicurazioni, quasi per chiuderle bene dentro di sé e tirarle fuori al momento opportuno. Col passare dei giorni, A. Si è rilassata sempre più: il giorno della partenza era molto seria, come una viaggiatrice esperta! Anche se cercava di non farlo vedere, era molto agitata, soprattutto perché non aveva mai preso un aereo ed in fondo non sapeva neanche che cosa fosse! Nonostante le nostre spiegazioni, per lei era difficile immaginare e capire che cosa significava volare: addirittura era convinta di doversi portare il pigiama e le ciabatte per la notte (“perché altrimenti come faccio a dormire!”).

Questa era un’occasione unica per A.: noi che le siamo stati accanto, abbiamo percepito che lei ha vissuto questa fase, prima della partenza, come se fosse in una bolla di sapone, dove gli educatori le spiegavano cosa volesse dire prendere un aereo, andare dall’altra parte del mondo, non poterci sentire per telefono perché costava troppo vista la distanza, avere degli orari completamente opposti (“ma come è possibile che qui è giorno e là è notte?”), intuendo però che lei prendeva per vere le nostre spiegazioni solo per il fatto che eravamo noi a dargliele, e non perché le capiva! Questo però non l’ha scoraggiata, anzi l’entusiasmo cresceva di giorno in giorno!

La fase di conoscenza del resto del gruppo prima della partenza è stata fondamentale per A., perché le ha permesso di vedere con i propri occhi le persone che avrebbero affrontato con lei questa avventura, dandole molta sicurezza. Per come l’abbiamo vissuto noi, il fatto che A. abbia limitato i contatti (telefonici o via computer) ha significato che lei, grazie a questi incontri, ha acquisito una certa fiducia nei confronti degli altri partecipanti, tanto da decidere di partecipare ad un viaggio senza il sostegno di nessuno di noi.

Al suo rientro, era molto positiva, felice, contenta e con una grande voglia di condividere con noi educatori e con i compagni tutte le sue avventure! Per alcuni giorni voleva essere ancora al centro dell’attenzione, con l’aria di chi ha portato a termine l’impresa più grande della sua vita! Noi abbiamo visto la nostra A. con uno sguardo diverso, gioioso, ma di una gioia di chi sa di aver fatto qualcosa di unico ed eccezionale!

I Maratonabili alla Color Run di Milano

Anche i MaratonAbili alla ColorRun di Milano, la 5km di beneficenza non-cronometrata in cui migliaia di partecipanti (più di 10,000 nell’edizione Milanese) vengono cosparsi da capo a piedi di diversi colori ad ogni chilometro.

maratonabili

Ma chi sono i MaratonAbili?

Sul loro sito http://www.maratonabili.org i MaratonAbili, che corrono in tutta Italia, si raccontano:

“Spingiamo ragazzi diversamente abili, regalando loro sport, emozioni e momenti di splendida normalità. Siamo un team unico di grandi amici, campioni e semplici runners. Partecipiamo insieme a maratone e gare importanti.

La nostra mission è di trasformare l’impossibile in possibile, la disabilità in abilità.

Quando abbiamo iniziato in quattro amici, ultra-maratoneti, avevamo quasi il solo pensiero di goderci più tempo insieme attraverso nuove esperienze nelle corse cercando di trasmettere comunque la nostra passione e gioia a persone meno fortunate di noi.

Nel partecipare a molte gare abbiamo ricevuto incoraggiamenti a altri runners, compagni di avventura, organizzazioni, genitori di famiglie con bambini speciali, applausi e sorrisi di gente comune: abbiamo sentito allora che la nostra esperienza nella corsa poteva essere più grande e più completa di quanto pensassimo.

Così, abbiamo deciso di portare avanti un vero progetto sulle nostre corse, che è quello di spingere e promuovere l’inclusione sociale di persone come Pierpaolo, Marco, Alessandro, Margherita, Michele… e tanti tanti altri, in attività ed ambienti normali e tradizionali, in questo caso nel mondo del running.

Ai nostri amici, bambini e ragazzi in carrozzina e a chi intorno ci sostiene, diamo cuore ed entusiasmo ricevendo mille altre grandi emozioni. Non partiamo mai dai loro limiti, che sono spesso molto evidenti, ma da quello che possono fare.

Una gara è sempre una battaglia, sia chi spinge sia chi viene spinto combatte con il cuore per dare sempre il massimo, non per una medaglia o per vantarsi di un bel risultato, ma per uno scopo più grande: dimostrare a tutti che anche le persone con disabilità, fisica o cognitiva che sia, possono essere membri attivi ed esempio della comunità.”

Essere differenti è normale, anche nello sport. Una battaglia che per ora stiamo vincendo.